«Al via da mercoledì 3 aprile, fino a venerdì 5 con articolazioni territoriali lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori e delle lavoratrici portuali». Lo ricorda la Filt Cgil sulla protesta indetta unitariamente a Fit Cisl e Uiltrasporti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre scorso, sottolineando che «non abbiamo ancora ottenuto risposte adeguate rispetto alla richieste avanzate con la nostra piattaforma rivendicativa». «Con il rinnovo - sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil - chiediamo un giusto salario che permetta di recuperare il potere d'acquisto che si è notevolmente ridotto negli ultimi due anni e di riconoscere un adeguamento equo all'inflazione futura. Inoltre bisogna rendere concreto il fondo di accompagnamento alla pensione anticipata per i portuali riconoscendo, allo stesso tempo, tale attività come lavoro usurante. Inoltre occorre rendere maggiormente incisivi tutti gli strumenti contrattuali relativi al tema della salute e sicurezza, aggiornandoli rispetto alle nuove necessità ed omologandoli su tutto il territorio nazionale. È necessario, pertanto, rinnovare il Ccnl delle lavoratrici e dei lavoratori dei porti e, nel contempo, difenderne i principi costitutivi e i diritti acquisiti che hanno, fino ad ora, contributo a garantire l'unità e la tenuta di tutto il sistema portuale». «Mercoledì al via gli scioperi, tra i vari porti, a Ravenna e Trieste - informa infine la Filt nazionale - mentre venerdì 5 si terrà a Genova una manifestazione nazionale».
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