A partire dal 1° gennaio 2025, saranno applicabili nuove regole di origine preferenziale agli scambi tra i Paesi della Convenzione paneuromediterranea (PEM): lo ha annunciato la Commissione europea lo scorso 7 dicembre. Dopo quasi 10 anni di negoziati, il Comitato Misto PEM ha elaborato dei criteri di origine più flessibili rispetto a quelli attualmente previsti, al fine di rafforzare i traffici commerciali tra l’Unione europea e gli altri 23 Paesi contraenti (Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Egitto, Isole Fær Øer, Georgia, Giordania, Islanda, Israele, Kosovo, Libano, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Moldova, Marocco, Montenegro, Norvegia, Autorità Palestinese, Serbia, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ucraina). Saranno previste, in particolare, regole di origine più semplici e favorevoli alle imprese, attraverso l’eliminazione dei criteri cumulativi, che impongono, a esempio, di soddisfare contemporaneamente il cambio di voce tariffaria e la regola del valore aggiunto, e la previsione di un cumulo “full”, in base al quale le operazioni di fabbricazione necessarie per acquisire l’origine – per la maggior parte dei prodotti – potranno essere suddivise tra più paesi. Verrà inoltre innalzata dal 10% al 15% la soglia di tolleranza per i materiali non originari e la possibilità di ottenere restituzioni daziarie sulle componenti importate (c.d. duty-drawback) sarà estesa a un maggior numero di prodotti. Si prevede, infine, una gestione elettronica dei certificati di origine, così da semplificare ulteriormente le formalità doganali.
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